corso per test accreditamento ue

Nuove esperienze: preparare gli interpreti professionisti per il test UE

Tra le nuove esperienze che hanno unito le mie due attività principali, l’interpretazione e l’insegnamento, posso includere la docenza al corso di preparazione degli interpreti per il test di accreditamento presso le Istituzioni Europee organizzato dalla Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano nel mese di novembre 2024.

Le istituzioni organizzano periodicamente dei test per l’accreditamento degli interpreti free-lance, che prevedono prove di simultanea e di consecutiva in un minimo di tre lingue. Vista la difficoltà del test, è consigliabile seguire un corso specifico di preparazione, pensato per interpreti professionisti o appena diplomati che desiderano compiere un ulteriore salto di qualità, accedendo a un ambito tanto prestigioso quanto esigente.

Essere scelta per questo incarico è stato un grande onore e una sfida stimolante. Il test di accreditamento, noto per il suo elevato livello di difficoltà, richiede non solo una padronanza linguistica impeccabile, ma anche una preparazione tecnica e mentale mirata. Il mio compito è stato proprio quello di accompagnare i candidati in questo percorso, fornendo strumenti pratici, strategie e simulazioni per affrontare con successo la prova di simultanea dal francese.

Ho superato lo stesso esame molti anni fa (due volte, per di più, perché inizialmente a causa di un errore mi hanno proposto l’esame per professionisti invece che quello per i giovani laureati come ero io all’epoca: l’ho superato lo stesso ma ho dovuto comunque rifarlo dopo sei mesi!) e quindi avevo già in mente la strutturazione della prova, però il fatto di tenere un corso che includeva dei professionisti mi spaventava, in quanto avevo sempre insegnato solo ad aspiranti interpreti.

Il primo passo è stato quello di reperire dei discorsi adatti, vale a dire simili a quelli che vengono proposti durante la prova. Ho collaborato in questo con una collega, docente titolare e come me interprete per l’UE, che ha tenuto lo stesso corso in contemporanea e con cui ci siamo letteralmente scambiate vari testi, fino a selezionare i migliori. Il secondo è stato quello di studiare approfonditamente la griglia di valutazione in modo da essere puntuale nelle correzioni di ogni discorso tradotto durante le lezioni. Il terzo, pensare a delle “pilloline”, vale a dire dei consigli estremamente pratici per affrontare al meglio la prova tanto tecnicamente quanto psicologicamente.

Un problema che si è presentato durante le lezioni riguardava il livello diverso dei partecipanti. Alcuni erano professionisti di lungo corso, altri che già lavoravano da alcuni anni e diplomati privi di esperienza. Anche la mia correzione e i miei consigli dovevano quindi tenere conto di questi fattori, pur tenendo presente che il test non fa differenze e gli obiettivi rimangono gli stessi.

In generale, la correzione doveva essere “mirata” al test e calibrata in base ai requisiti delle Istituzioni, al di là delle singole imprecisioni. Il giudizio era quindi sia globale sia analitico, il che ha richiesto un grande sforzo per trasmettere al meglio la valutazione.

Inoltre, alcuni studenti non hanno potuto partecipare a tutte le lezioni, per cui ho chiesto loro di registrare le prove per ascoltare e mandare poi la mia valutazione.

Nonostante il notevole lavoro necessario, posso dire di essere soddisfatta del corso. Conoscere dei colleghi e avere la possibilità di condividere con loro l’esperienza di lavoro presso le Istituzioni mi ha fatto molto piacere, ed è stata un’ulteriore esperienza nuova ed entusiasmante. Ho ricevuto anche un buon riscontro rispetto al risultato della prova, alcuni mesi dopo.

E se mi chiameranno di nuovo, ho già in mente nuovi testi e altri suggerimenti!

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