Immagine del processo di Norimberga, all'inizio della storia dell'intepretazione simultanea

Breve storia dell’interpretazione simultanea

Immagine del processo di Norimberga, all'inizio della storia dell'intepretazione simultanea

Cos’è l’interpretazione simultanea

L’interpretazione simultanea, spesso chiamata anche interpretariato simultaneo o interpretariato di cabina, consiste nell’ascoltare e tradurre simultaneamente il discorso di un oratore in un’altra lingua. L’obiettivo è quello di rendere il messaggio comprensibile e chiaro per il pubblico di destinazione. Questa tecnica rivoluzionaria è fondamentale per gli eventi internazionali, le conferenze diplomatiche e molti altri contesti in cui la comunicazione tra lingue diverse è essenziale. Ma come è nata questa pratica e come è diventata così cruciale nella comunicazione globale?

I precursori

La storia dell’interpretazione simultanea risale a molto tempo fa, ma il suo sviluppo significativo iniziò nel XIX secolo. Un precursore fu l’interpretazione consecutiva, tuttora praticata, in cui l’interprete ascolta l’oratore e successivamente traduce il discorso sulla base dei suoi appunti. Tuttavia, questa tecnica allunga notevolmente i tempi e non è indicata per le conferenze internazionali.

I primi eventi con traduzione simultanea nella storia

Uno dei primi eventi storici con una forma rudimentale di interpretazione simultanea fu il Concilio di Vienna nel 1815, che vide la partecipazione di diplomatici di varie nazioni. Gli interpreti utilizzavano delle “cabines d’interprètes,” stanze insonorizzate in cui ascoltavano il discorso in una lingua e lo riformulavano in un’altra. Sebbene fosse un ottimo tentativo pionieristico, la tecnica non era ancora del tutto sviluppata.

I progressi iniziarono il secolo successivo. Durante la Conferenza di Ginevra del 1927, un ingegnere americano di nome Edward Filene inventò un sistema di traduzione che coinvolgeva l’uso di cuffie, microfoni e un sistema di trasmissione radio.

Il processo di Norimberga

Ma la tecnica moderna debuttò in grande stile in occasione del famoso processo di Norimberga contro gli alti dirigenti del regime nazista, dal 20 novembre 1945 al 1° ottobre 1946.  Per la prima volta nella storia, le udienze furono tradotte in inglese, francese, tedesco e russo. Grazie all’impegno del colonello Dostert, anch’egli interprete, e alle modifiche da lui suggerite, si realizzò l’interpretazione simultanea come viene praticata attualmente. Vi fu un’attenta selezione degli interpreti, molti dei quali vennero formati in tempi brevissimi. L’impianto fu adeguato alla nuova realtà, con quattro cabine per gli interpreti posizionate in sala per consentire il contatto visivo con gli oratori. Fu persino creato un sistema di richiamo in caso di difficoltà tecniche o velocità eccessiva, con una luce gialla per rallentare e una rossa per interrompere. Infine, vennero previsti turni rigorosi delle tre équipe di dodici interpreti e controlli incrociati delle interpretazioni e delle trascrizioni.

La diffusione dell’interpretazione simultanea

Dopo la guerra, il modello dell’interpretazione simultanea si diffuse in contesti diplomatici e internazionali, e oggi è ampiamente utilizzato presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e le istituzioni dell’Unione Europea.

Nel 2002 sono diventata interprete di conferenza freelance presso la Commissione Europea e il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea a Bruxelles: la Direzione Generale SCIC da sempre impiega équipe di professionisti altamente specializzati e tecnologie all’avanguardia per una comunicazione chiara e precisa tra le lingue. L’ampia gamma di temi comunitari rende questo lavoro estremamente complesso, ma anche molto stimolante.

L’interpretazione simultanea oggi

Oggi, l’interpretazione simultanea è una parte essenziale delle relazioni internazionali, del commercio globale, dell’industria del turismo e di molte altre sfere. Noi interpreti simultanei siamo formati per lavorare con precisione in una vasta gamma di contesti, dalla medicina alla politica, consentendo così una comunicazione efficace tra le culture e le lingue.

La storia dell’interpretazione simultanea mostra come da un’idea pionieristica nel XIX secolo questa forma di traduzione abbia rivoluzionato la capacità delle persone di comunicare e comprendersi a vicenda, superando le barriere linguistiche in un mondo sempre più interconnesso.

Descrizione del Common European Framework of Reference for Languages per capire come valutare il tuo livello di inglese e altre lingue

Come valutare il livello di inglese e di altre lingue straniere

Descrizione del Common European Framework of Reference for Languages per capire come valutare il tuo livello di inglese e altre lingue

Sai come valutare il livello di inglese che hai raggiunto? E se leggi “inglese B2”, sai cosa vuol dire? Leggi questo articolo per scoprirlo.

Molto spesso vedo che gli studenti non sanno come definire la propria conoscenza di una lingua straniera: utilizzano termini come “base” o “scolastico”, i quali risultano tuttavia poco precisi. Ho anche notato che gli insegnanti delle scuole di lingue spesso non indicano chiaramente a che livello stanno lavorando, aggravando la confusione.

Personalmente sono inoltre contraria alle lunghe descrizioni delle proprie competenze linguistiche in un curriculum vitae, che occupano spazio inutilmente, quando sarebbe sufficiente indicare un livello unico.

Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue per valutare il livello di inglese

Per misurare il livello di competenza in una lingua straniera in modo preciso, si usa generalmente il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), che fornisce una scala di valutazione comune e affidabile.

Il QCER è uno standard riconosciuto a livello internazionale. Definisce sei livelli di competenza linguistica, che vanno dall’A1 (principiante) al C2 (esperto). L’aspetto interessante è che ogni livello è associato a obiettivi specifici e descrizioni chiare.

  1. Livello A1 – Principiante: questo è il livello più basilare. Una persona al livello A1 può svolgere attività come presentarsi, chiedere e dare informazioni personali essenziali.
  2. Livello A2 – Elementare: al livello A2, si è in grado di comunicare in situazioni quotidiane e semplici, descrivendo attività, interessi e bisogni fondamentali.
  3. Livello B1 – Intermedio basso: la capacità di conversazione cresce. E’ possibile partecipare a discussioni su argomenti familiari e svolgere compiti più complessi, come scrivere brevi testi.
  4. Livello B2 – Intermedio alto: questo livello indica competenze solide, che consentono di discutere argomenti più complessi e scrivere testi ben strutturati.
  5. Livello C1 – Autonomia: le competenze linguistiche sono ora molto avanzate. Lo studente può partecipare a discussioni complesse, scrivere documenti tecnici e comprendere testi complessi.
  6. Livello C2 – Padronanza: questo è il livello più alto. Una persona al livello C2 può comprendere e comunicare con competenze simili a quelle di un madrelingua.

Perchè è importante conoscere i livelli di competenza

Capire come sia possibile valutare il livello di inglese, per esempio, è importante per progredire nella conoscenza.

  1. Autovalutazione: conoscere il proprio livello ti aiuta a stabilire obiettivi di apprendimento realistici. In questo modo, puoi misurare i progressi nel corso del tempo.
  2. Scelta del corso: quando scegli un corso di lingua, è importante assicurarti che sia adatto al tuo livello di competenza, evitando di perdere tempo in corsi troppo facili o troppo avanzati.
  3. Miglioramento professionale: molte professioni richiedono una conoscenza specifica di una lingua straniera. Conoscere il tuo livello può aiutarti a prepararti per esami di certificazione come il TOEFL, il DELE o il DELF.
  4. Mobilità: se hai intenzione di studiare o lavorare all’estero, molte istituzioni richiedono certificati di lingua che corrispondano a un determinato livello.
  5. Comunicazione efficace: conoscere il tuo livello ti consente di comunicare in modo efficace con gli altri. Ad esempio, se sai che il tuo interlocutore è al livello B1, puoi adattare la tua conversazione di conseguenza.

In conclusione, il QCER fornisce una chiara roadmap per il miglioramento linguistico, sia per gli individui sia per le organizzazioni.

Il test che puoi fare per valutare il tuo livello di inglese

Il test di inglese disponibile sul mio sito https://www.parisotto-lingue.it/test.php è costruito in modo da valutare il livello di inglese di chi lo effettua secondo la scala QCER nell’area relativa a grammatica e vocabolario. Il risultato è generalmente affidabile e mi permette di farmi un’idea e di dare anche solo dei consigli, come le possibili certificazioni conseguibili. Naturalmente, ogni studente presenta poi una serie di esigenze specifiche che vanno oltre il livello (difficoltà di ascolto, insicurezze, errori ricorrenti etc.) e devono essere valutate con grande attenzione per impostare il corso di lingua nel modo migliore possibile.